Casa per Giulietta @ Studio Alchimia

Casa per Giulietta è un intervento di Alessandro Mendini nell’edificio che secondo la leggenda (e in parte ma solo in parte secondo. la storia e i reperti) viene identificato come un’ala del palazzo dei Capuleti.

Design & Mostra, Studio Alchimia @ Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Achille Forti, Via Cappello, Verona, Italia, 8 giugno-30 settembre 1982

Casa
per
Giulietta
di
Alessandro
Mendini

“Casa per Giulietta” è un intervento di Alessandro Mendini nell’edificio che secondo la leggenda (e in parte ma solo in parte secondo. la storia e i reperti) viene identificato come un’ala del palazzo dei Capuleti. Luogo di turismo e quasi di “pellegrinaggio’ turistico, questa palazzina nel cuore di Verona conserva come tutti sanno, alcuni ricordi ambientali che riconducono, con qualche libertà poetica, ai fatti, a quei fatti famosi di un amore impossibile e di una morte ancora infantile: l’amore e la morte di Romeo e Giulietta, “l’amante bambina”, come scrive Alessandro Mendini, “simbolo della passione segreta nella notte”. Per il resto questo edificio presenta di tutto e non offre nulla: ripetuti interventi, rifacimenti occasionali ai margini di qualsiasi interesse storico e tuttavia in esso si condensano e si sovrappongono vere e proprie stratificazioni di impulsi desideranti, di struggimenti romantici, di alta cultura letteraria e di quotidiana fantasia popolare. In pochi sanno, fuori Verona, che c’é ancora chi, vittima di ur amore impossibile e disperato, scrive a Giulietta nel solco di una tradi zione che a dir poco induce al sorriso, ma che sarebbe per lo meno gratuito e frutto di semplicistico cinismo considerare con ingeneroso e aristocratico disprezzo. Alessandro Mendini è stato invitato dalla Civica Galleria d’Arte Moderna ad intervenire in tale contesto “arredando” simbolicamente e metaforicamente la casa che si presenta priva di qualsiasi mobilio.

Si è pensato a Mendini perché l’attuale direttore del prestigioso mensile “Domus” ama muoversi su di un piano di assoluta precarietà” rifiutando i limiti delle discipline tradizionali.

Architettura, design, giornalismo, scrittura e teoria, queste ed altre attività che in Mendini non si sovrappongono in buon ordine ma s’intrecciano l’un l’altra, come singolarmente inquinato da diversi li— velli di cultura e da differenti proiezioni fantastiche è questo luogo di fantasmi e di parole interdette che i turisti e i pellegrini d’amore” si ostinano a visitare sottovoce.

L’arredamento neo-moderno su cui Mendini (che del neo-moderno è il profeta più combattivo) ha concentrato la propria attenzione si puntualizza sinteticamente in cinque letti “Il letto nella casa non è un oggetto facile come tanti altri”, scrive Mendini in catalogo, “il vero letto è una dimora nella dimora, è il luogo assolutamente più intimo nella vita di un individuo….il continuo necessario ritorno nel ventre della madre, il periodico allenamento al sonno eterno, la folle perdita dei sensi provata da Ofelia nell’acqua, dalla Bella Addormentata nel bosco, da Bianca neve nella montagna”.

Letto dell’incubo, dello sposo, dei fiori, della morte apparente, del conflitto: sono questi i cinque letti che Mendini ha pro gettato per Giulietta e per la sua Casa, servendosi di “tutti immateriali adatti sia alla più delicata poesia, sia al più profondo kitsch”.

La Mostra sarà accompagnata da una pubblicazione curata dalle Edizioni Bianca & Volta di Bologna e conterrà, oltre alle immagini dell’arredamento un esauriente “reportage” della performance organizzata da un gruppo di giovani la sera dell’inaugurazione. La Casa rimarrà “arredata” fino al 30 settembre.

Realizzazione
Studio Alchimia – Carla Ceccariglia, Frans Vogelaar
Coordinamento Paola Navone

“Vicino Giulietta” azione di Antonio Sixty – Out Off con le voci di: Tony Allyn, Magda Guerriero, Carmen Harrick, Fulvio Ricciardi e la scuola di Danza Novaro

Hanno reso possibile la realizzazione della mostra: Tessuti Zibetti Mira-x, Torneria Vecchi Zanotta, Osram, Operazione Aperta

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